Le piattaforme ti serviranno ancora?
Ogni volta che apri Instagram ti senti in ritardo. Ogni volta che scorri LinkedIn, ti sembra che qualcunə abbia capito qualcosa che a te sfugge. E come va, quando apri il conto corrente?
Un nuovo trend.
Un formato che assicura nuovi follower.
Il TOV che "genera engagement".
Il template definitivo.
Il funnel che funziona sempre.
Il trucco di crescita che nessuno ti aveva mai svelato prima.
E tu lì, con le tue slide mezze fatte, la bio in stallo e il dubbio: “Starò sbagliando tutto?”
No, non stai sbagliando tutto.
Stai solo guardando nel posto sbagliato.
Il digitale è cambiato.
Ed è normale, è nella sua natura e per fortuna, aggiungerei.
La velocità con cui evolve è la ragione stessa per cui è il luogo in cui si creano costantemente nuove opportunità.
I social non funzionano più come luoghi di relazione. Sono diventati palinsesti personali: gli utenti scrollano, guardano, mettono un cuoricino, passano oltre.
Non c'è più quella magia da "connessione umana", semmai un continuo bisogno di distrazione.
Sono piattaforme di consumo, non di dialogo.
Intrattenimento, non conversazione.
Flusso, non relazione.
Eppure…
continuiamo a trattarli come se fossero il nostro amico geniale, il nostro PR di fiducia, il nostro commerciale di punta.
Così nasce la corsa.
Alla tendenza. Al format. Alla creatività esasperata.
Post sempre più belli, sempre più dritti, sempre più algoritmicamente corretti.
Solo che poi… non convertono.
Non si capisce chi sei.
Non vendi.
Non ti ricontatta nessuno.
E lì ricomincia il giro:
«Forse devo cambiare target»
«Forse serve un restyling.»
«Forse dovrei pubblicare di più.»
(Forse. Forse. Forse.)
E ti affanni a cercare soluzioni, rincorrere tutti i trend, ma il problema vero sta da un'altra parte.
Il problema è che stai cercando soluzioni di marketing a un problema strategico.
È come cambiare vestito ogni giorno sperando che oggi ti assuma qualcuno.
Nessuno ti ha mai detto che prima del logo, dei post, dei contenuti, delle offerte, prima di tutto… ci va un business plan.
Sì, proprio quello.
Quel documento che tu immagini noioso, pieno di numeri, ipotesi, margini, costi, obiettivi.
Là dentro c'è tutto.
Chi vuoi raggiungere, cosa offri davvero, quanto deve rendere, quanto può crescere.
Da lì nasce la direzione.
La struttura.
E quindi anche il marketing e la comunicazione.

Le piattaforme ti serviranno ancora.
Ma non per rincorrere il trend della settimana.
Ti serviranno per dire, in modo coerente e continuo:
«Ecco chi sono, cosa faccio, per chi lo faccio — e perché lo faccio meglio di altri.»
Se salti questo pezzo, stai solo costruendo una casa bellissima… sul vuoto.
E indovina?
Quando arriva la prossima "crisi dell’engagement", ti crolla tutto addosso.
Ti serve visione prima che visibilità.
Strategia prima che contenuti.
E un business plan prima di tutto.
Ti serve
Dopo di che potrai anche fare i balletti su TikTok.
Ma saprai se ha senso e saprai perché lo stai facendo, perché in BPFeS uniamo pianificazione economica, marketing e controllo in un unico flusso di lavoro sostenibile, personalizzato, applicabile e praticabile.
La chiarezza e la padronanza sui dati economici portano lucida definizione su tutto il tuo sistema di business e sulla sua espansione.